il raduno della Lega in 10 punti- Corriere.it

Dici Pontida e pensi alla Lega. Dici Lega e pensi a Pontida. Pensi al pratone del paese bergamasco, gi parte dei libri di storia per il giuramento dei Comuni lombardi contro l’invasore Barbarossa, che entrato nell’immaginario collettivo come uno dei simboli distintivi del partito fondato da Umberto Bossi e ora saldamente nelle mani di Matteo Salvini. Qui quasi ogni anno, a partire dal 1990, la Lega chiama a raduno i suoi militanti per lanciare campagne elettorali, annunciare nuove battaglie, pronunciare giuramenti. Non sono mai occasioni banali, spesso sono il termometro dello stato di salute del partito. E anche questa edizione (la 35esima), in programma domenica 17 a partire dalle 10, promette di regalare indicazioni importanti sul futuro della Lega e dello stesso governo di cui fa parte. Ma vediamo in 10 punti cosa offrir la Pontida 2023.

LE PEN L’ospite d’onore una novit assoluta che vola un tab, quello che vuole che il sacro prato venga calpestato solo da leghisti doc. Salvini, invece, ha voluto invitare Marine Le Pen, concedendole pure il privilegio di parlare dal palco giusto prima del suo comizio conclusivo. Una scelta politica precisa, per rinsaldare una storica alleanza in Europa ma anche per avvisare gli alleati italiani che la Lega non intende venire a patti con…